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La Wunderkammer di Wes Anderson a Fondazione Prada

Si chiamerà “Il Sarcofago di Spitzmaus e altri tesori” ed è la mostra o meglio la Wunderkammer di Wes Anderson e Juman Malouf visitabile da Settembre 2019 alla Fondazione Prada di Milano.

Organizzata in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna, la mostra riunisce 537 opere d’arte e oggetti selezionati dal regista cinematografico Wes Anderson (Houston, 1969) e dall’illustratrice, designer e scrittrice Juman Malouf (Beirut, 1975) e provenienti da 12 collezioni del Kunsthistorisches Museum (Collezione egizia e del Vicino Oriente, Antichità Greco-Romane, Galleria dei Dipinti, Museo Etnografico, Museo del Teatro, Collezione di Antichi Strumenti Musicali, Dipartimento di Armi e Armature, Carrozze, Kunstkammer, Gabinetto di Numismatica, Biblioteca, Collezione del Castello di Ambras) e da 11 dipartimenti del Naturhistorisches Museum di Vienna. I due musei gemelli inaugurati nel 1891 sono tra le istituzioni culturali più rilevanti in Austria e in Europa.

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Cosa ci sarà nella Wunderkammer di Wes Anderson

Il Sarcofago di Spitzmaus e altri tesori” è una riflessione sulle motivazioni che guidano l’atto di collezionare e sulle modalità con le quali una raccolta è custodita, presentata e vissuta. Guardando al passato e ispirandosi al modello della Wunderkammer, la mostra sfida i canoni tradizionali che definiscono le istituzioni museali, proponendo nuove relazioni tra queste e le loro collezioni, tra le figure professionali e il pubblico dei musei. La scelta delle opere, effettuata seguendo un approccio non accademico e interdisciplinare, dimostra non solo una conoscenza approfondita dei due musei da parte di Anderson e Malouf, ma testimonia anche risonanze e corrispondenze inattese tra i lavori raccolti e gli universi creativi dei due artisti. Il percorso espositivo è costituito da gruppi di opere: dagli oggetti di colore verde ai ritratti di bambini, dalle miniature agli strumenti di misurazione del tempo, dalle scatole agli oggetti in legno, dai ritratti di nobili e gente comune a soggetti naturali quali il giardino, meteoriti e animali presentati come reperti scientifici o come rappresentazioni artistiche.

La selezione comprende Il Sarcofago di Spitzmaus, una scatola di legno egiziana che contiene la mummia di un toporagno del IV secolo a.C., a cui il titolo della mostra rende omaggio; opere d’arte classica come Busto di matrona, scultura romana in marmo della seconda metà del I sec. a.C. e Ritratto di mummia: Giovane uomo con corta barba (prima metà del II secolo d.C.), dipinti cinquecenteschi e seicenteschi, strumenti militari come Elmo in forma di volpe (1526-29), appartenuto a Ferdinando I e Armatura per bambino (1568-1570) realizzata per Carlo d’Austria, figlio dell’Arciduca Ferdinando II; suppellettili e oggetti preziosi come Fenice (1610-20), una scultura in avorio realizzata dal Maestro delle Furie, Coppa a forma di conchiglia con Nettuno (1620-30) di Ottavio Miseroni e Smeraldo su piedistallo in rame dorato (1596), proveniente dal Naturhistorisches Museum, un manufatto costituito da smeraldi di diverse dimensioni provenienti dalla Colombia.

“Spitzmaus Mummy in a Coffin and other Treasures” è stata presentata al Kunsthistorisches Museum di Vienna tra novembre 2018 e aprile 2019. La mostra a Milano ne rappresenta una seconda versione, più estesa per superficie espositiva e per numero di opere selezionate. L’allestimento originale con il suo percorso di stanze e vetrine, concepito dai due artisti curatori come uno scrigno con i suoi tesori, è trasportato negli spazi della Fondazione Prada come un ready-made.

Il progetto è completato da un libro d’artista edito da Fondazione Prada: un contenitore che include disegni, riproduzioni e materiali vari e, citando come modello la Boîte en-valise di Marcel Duchamp, riprende l’idea del museo portatile e della collezione personale. Il volume approfondisce i contenuti del progetto con una prefazione di Wes Anderson, una conversazione tra i due curatori associati della mostra Mario Mainetti (Fondazione Prada) e Jasper Sharp (Kunsthistorisches Museum), un questionario redatto dai 23 curatori dei due musei di Vienna e il racconto del percorso espositivo attraverso le parole di Wes Anderson, Juman Malouf, Jasper Sharp e dell’attore Jason Schwartzman.

 

Il progetto espositivo della wunderkammer di Wes Anderson e Juman Malouf sarà aperto dal 20 settembre 2019 al 13 gennaio 2020 nella sede di Milano.

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