
Headhunter è, al giorno d’oggi, il “cacciatore di teste” in ambito lavorativo: colui che trova la migliore persona per ricoprire un certo ruolo nell’azienda. Per il laboratorio Awon Golding Millinery invece Headhunter ha una valenza radicata nelle società tribali: la sua collezione di cappelli e copricapi per la prossima primavera / estate 2015 infatti si ispira proprio alle tribù Naga del Nord Est dell’India.
Un posto lontano, nel tempo e nello spazio, per cercare ispirazione: ma non per la designer Awon Golding, che pur vivendo a Londra ha vissuto un’infanzia intercontinentale viaggiando parecchio tra India, Hong Kong e Inghilterra (dove si sa, i cappelli da donna sono tutt’oggi parte importantissima dell’etichetta sociale).
Questo background esperienziale multiculturale è il suo passepartout per una progettazione dinamica e sorprendente di cappelli e copricapi: lavorando con forme audaci per creare silhouttes drammatiche, Awon Golding realizza ogni pezzo a mano nel suo studio di Londra, utilizzando materiali tradizionali e tecniche moderne.
Maestra di Awon, insieme agli studi di settore, è stata la rinomata modista Edwina Ibbotson e poco ci è voluto perchè la designer intraprendesse la strada per aprire il proprio brand. Per esempio, guardate voi stessi, qui sotto, i cappelli best-seller ispirati ai gelati. Non è questa fantasia folle che incontra raro talento?
Naturalmente non lo dico solo io. Awon Golging ha vinto prestigiosi premi di settore e, oltre a creare speciali pezzi su commissione, produce due collezioni stagionali all’anno che sono in vendita presso il celebre emporio di design Liberty a Londra.
Awon Golding Millinery SS 15
Per la collezione SS 15, Awon Golding trae ispirazione dal patrimonio della tribù Tangkhul Naga, mescolando colori audaci, perline, piume e intrecci geometrici per creare una collezione ispirata a costumi e manufatti delle popolazioni del Nord-Est dell’India.
Un tempo i guerrieri delle tribù Naga avrebbero preso le teste dei loro nemici esponendole con orgoglio nelle proprie case, sotto agli occhi di tutti: anche se ora questa tradizione si è del tutto spenta, l’eredità di questa macabra celebrazione del corpo svolge ancora un ruolo importante in tutti gli aspetti dei costumi Naga, come si può riscontrare nel numero di piume o nella dimensione del copricapo cerimoniale, testimone del posto nella società di ogni membro.
Vi faccio quindi una domanda: non trovate che questa collezione sia importante, oltre che per la bellezza di ogni manufatto, anche per il fatto di dar luce a un angolo di globo a molti sconosciuto? La cultura tribale Naga trova nei cappelli di lusso di Awon Golding Millinery un inaspettato promotore. Adoro queste commistioni!