
Non credo di aver mai visto, nella mia cerchia allargata di conoscenze, un interesse tanto euforico per una mostra (forse per quella su Fornasetti) come per quella inaugurata lunedì 23 Dicembre 2015 alla Triennale di Milano. Sarà perchè Il Nuovo Vocabolario della Moda Italiana dà finalmente una palpabile visibilità e un meritato riconoscimento a un movimento, una realtà che per chi non vive con gli occhi sulla televisione era già godibile da un bel po’ di tempo: nei (tardi) anni 2000 la moda italiana ha iniziato a vivere un’ondata creativa nata dal basso che è tuttora ampiamente alimentata da nuove leve – e da cui oggi grazie alla pervasività del web non possiamo e non vogliamo distogliere lo sguardo.

Marcelo Burlon, Aquilano Rimondi, Fausto Puglisi
Sotti i riflettori della mostra i veri nuovi talenti della moda italiana, che oggi magari non sono più ventenni (per questo non voglio abusare della parola giovani), ma che hanno iniziato anni fa e ora raccolgono i risultati. Non solo abbigliamento e accessori, ma anche fotografia, illustrazione, editoria (stampa e digitale): perchè la moda è un linguaggio dalle molteplici espressioni. Contemporaneità dunque, quella che spesso non siamo in grado di cogliere perchè non ne abbiamo il distacco: ecco, oggi che abbiamo ampi mezzi per un’analisi di ciò che ci circonda non fermiamoci alle stelle più luminose – sono quelle destinate a spegnersi prima.

A Lab Milano

Stella Jean

Carlo Volpi

Vincent Billeci

Elena Ghisellini

Marios

Vivetta
Nel mio piccolo fiera di avervi raccontato sulle pagine di Sterlizie molti dei creativi in mostra a Il Nuovo Vocabolario della Moda Italiana: tra gli spazi della mostra troverete L’F Shoes, Paula Cademartori, Vincent Billeci, Quattromani, Giannico, Vivetta, Benedetta Bruzziches, SuperDuper Hats, Sunnei, Giuliana Mancinelli Bonafaccia, Kittima.

Ivo Bisignano

Lady Tarin

La Fille Bertha

Gio Pastori
Vi segnalo anche: Luca Sciascia e Miryaki tra gli abiti esposti e poi naturalmente FrizziFrizzi (di cui sono contributor, anche se manco da un po’), We Believe in Style di Stefano Guerrini e Venette Waste della mitica Rossana Diana per la sezione dedicata ai magazine online (senza nulla togliere ai pochi altri esposti). Anche illustrazioni e fotografie non presentano molti nomi e forse anche per questo vi invito a goderveli uno a uno – sentirete di tornare a casa con qualcosa in più.
Non avete scuse: fino al 6 Marzo 2016 alla Triennale di Milano “Il Nuovo Vocabolario della Moda Italiana” ci insegna a riconoscere uno spaccato di eccellenza contemporanea del Made in Italy.